Parrocchia "San Giuseppe"
Cenni storici
     I lavori di sistemazione del Presbiterio iniziarono nel mese di marzo 1971. La posa dei pezzi e dei marmi fu curata direttamente adl prof. Mazzei. Particolarmente difficoltoso fu il trasporto e la messa in loco dei pezzi più pesanti: la Mensa di 12 quintali, il globo di 3 quintali e la scultura della Cena di 8 quintali. I quattro Angeli di bronzo che sostengono il Criborio pesano 1 quintale ciascuno. I marmi del pavimento rosso Verona e giallo Siena, furono posati su una sopraelevazione del pavimento, ottenuta con la travatura. La Mensa posa su un tubo d'acciaio che, attraversando il globo marmoreo, è incapsulato in un blocco di cemento armato posto ad alcuni metri sotto il pavimento della chiesa. Durante queste operazioni fu collocato sulla parete centrale il grande Crocifisso, realizzato dal prof. Pietro Guida e interamente finanziato dal sig. Cirillo Francesco. Nel giugno 1971 furono collocati, inoltre, 60 banchi in faggio acquistati presso la ditta Gancemi di S.Giorgio (RC).
     Ultimati i lavori si organizzò una grande festa di inaugurazione fissata per dicembre e in occasione della quale si pensò di illuminare la croce sulla facciata della chiesa in modo da creare un punto di richiamo.
     Il giorno 19 dicembre 1971, dunque, S.E. l'Arcivescovo eseguì la prima parte della Consacrazione della chiesa che fu completata il giorno seguente con particolare attenzione alla Consacrazione dell'altare. Sotto la pietra sacra furono collocate le reliquie di S.Paolo della Croce, di S.Gabriele dell'Addolorata e di S.Vitaliano, Patrono della città.
     Il 19 marzo del 1974, in occasione della festa del Patrono, S.E. l'Arcivescovo benedisse i quadri delle quattordici stazioni della Via Crucis che decorano le due ali del Presbiterio, realizzati, insieme ai due grandi affreschi di prospetto, dall'artista catanzarese Gioacchino Lamanna. Lo stesso Lamanna, eseguì nel 1975, gratuitamente, il lavoro di decorazione della parete centrale dell'abside e, nel 1977, due grandi tele rappresentanti una S.Paolo della Croce in predicazione e l'altra S.Gabriele dell'Addolorata.
     Nel 1979 furono aggiunte altre tre grandi tele, rappresentanti i nostri Santi e la fuga in Egitto. Quest'ultima soprattutto ha attirato l'attenzione dei molti visitatori per l'originalità dell'esecuzione da parte dell'artista arabo F.Omar.
     L'attività della Parrocchia andò avanti negli anni successivi con le solite attività fino al 1982 quando la Curia Provinciale dei P.Passionisti decise di ritirare la Comunità lasciando il solo P.Marcelliano che continuò a reggere la Parrocchia fino al settembre 1984, quando fu sostituito da Don Franco Lorenzo. Questi per un anno esatto ebbe l'incarico di amministratore parrocchiale e si limitò all'ordinaria amministrazione aprendo la chiesa solo per la messa domenicale.
    
Nel settembre del 1985, finalmente, fu inviato come parroco un sacerdote giovanissimo, Don Dino Piraino che, al suo arrivo, dovette lavorare non poco per rimettere in sesto i locali della Parrocchia rimasta chiusa per troppo tempo. Dovette impegnarsi anche per riunire nuovamente una comunità ormai disabituata a frequentare la chiesa, ma nel giro di qualche mese riuscì a riattivare le principali attività. Nel tempo Don Dino si rese promotore di nuove iniziative per ravvivare l'impegno dei parrocchiani. Da segnalare, per esempio, l'impegno a prendersi cura di Bruno.
     Bruno era un parrocchiano che, a causa di un handicap psichico, trascorreva le sue giornate per strada e spesso veniva fatto oggetto di molestie da parte di molti che trovavano divertente prendersi gioco di lui. Don Dino riuscì a coinvolgere i parrocchiani in un eccezionale lavoro di recupero e a fare in modo che, almeno nella sua comunità parrocchiale, Bruno fosse considerato un membro con pari dignità. Questa esperienza viene ancora oggi ricordata da tutti come un grande insegnamento di vita.
     Nel 1990, dopo cinque anni di entusiasmante lavoro durante i quali aveva conquistato la stima di tutto il quartiere, Don Dino fu trasferito, con profonda tristezza di tutti, e sostituito da Don Andrea Viscomi.
     Dopo solo un anno anche Don Andrea lasciò la Parrocchia e l'1 dicembre 1991 la guida della parrocchia fu affidata a Don Salvino Cognetti, proveniente dalla Parrocchia di San Giovanni, che ancora oggi esercita il ministero di parroco affiancato dal febbraio 1997 da Don Franco Cittadino.
    
In questi anni presso la Parrocchia si sono svolti i corsi della Scuola Diocesana di formazione alla politica di cui Don Salvino è Direttore e i corsi di teologia ecumenica di cui Don Salvino è responsabile. Nel dicembre 1997 una comunità di suore domenicane provenienti da Madonna dell'Arco si è inserita nella vita parrocchiale dimorando nella casa canonica e svolgendo il ministero fino all'ottobre del 2005. L'1 maggio 2007, dopo 23 anni, Don Salvino, grazie alla collaborazione della nostra Associazione, ha deciso di ripristinare la festa di quartiere.

Pagine: 12